Decrescita felice o massacro triste!

Decrescita felice o massacro triste!
(foto tratta da Wikipedia)

Decrescita felice o massacro triste! Questa sera dopocena ho incontrato alcuni amici che non vedevo da tempo, come al solito si è discusso un po’ di tutto fino all’immancabile crisi condita dalla teoria della decrescita felice, ed ho avuto la sensazione che il propositore di questa teoria ne aveva appreso l’esistenza nel pomeriggio!

Si sosteneva che la crisi attuale in qualche modo fosse propulsiva per questa decrescita e che senza di essa sicuramente nessuno di sua spontanea volontà avrebbe iniziato tale percorso, che invece con la crisi questa decrescita è obbligatoria in quanto tutti con minor risorse economiche e quindi meno consumi, in sostanza si decresce per forza …

Ora s’era parlato di decrescita felice, per intenderci quella proposta da Maurizio Pallante, dove è l’individuo, gruppi di individui o l’intera società a scegliere di decrescere felicemente, con la crisi si decresce ma sfido a trovare uno col sorriso sulle labbra per la misera che ci sta accompagnando, se la crisi come dicono in molti è solo una farsa per modificare radicalmente e strutturalmente la società occidentale e puntando ovviamente verso il basso e all’arretratezza, allora tutto questo ha senso, ha senso si fa per dire, è terribile che alcuni abbiamo deciso vita o morte di molti, spesso con morti reali e non solo letterali!

La decrescita portata avanti in questo modo è solo devastante e porta molta rabbia tra la gente che ne subisce gli effetti, altra cosa invece è scegliere di decrescere, faccio alcuni esempi che mi riguardano e che mi collocherebbe tra i cattivi clienti delle solite multinazionali:

  1. Il mio cellulare il prossimo maggio 2013 compirà 10 anni, se consideriamo la frequenza media di acquisto della maggior parte degli utenti, sto decrescendo alla grande 😀
  2. Non abbiamo più l’automobile da 3 anni, uso autobus, treno ed auto a noleggio
  3. Acquisto capi di abbigliamento e vestiario in genere solo quando ne ho reale necessità e questo già da molti anni
  4. Non compro cose inutili ne che abbiamo a che fare con le mode del momento
  5. L’anno scorso ho deciso di passare all’alimentazione vegan tendenzialmente crudista, migliorata la salute, niente farmaci, compro in campagna gli ortaggi e le verdure a km zero

Ecco questo è un piccolo esempio di decrescita felice, c’è ancora molto da fare lo sò, ma ho iniziato di mia spontanea volontà non ho dovuto aspettare che qualcuno me lo imponesse, quando le cose sono imposte ovvio non sono mai felici!

E voi state decrescendo?!  😀

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