Sindrome da panettone


(immagine via Google)

Questa sera per necessità ho dovuto fare un salto in uno di quei centri commerciali che piacciono tanto agli italiani, ci vado normalmente 5/6 volte all’anno, lo sò sono troppe 😀  ma cercherò di fare meglio il prossimo anno … purtroppo capita di far tardi  e questo diventa l’unico posto dove puoi trovare quello che ti serve anche dopo le 20!

Essendo sotto il periodo che precede il Natale mi aspettavo il solito casino di gente che non avendo un ..bip.. da fare si ammassano in questi templi del becero consumo, invece no, causa crisi non c’era moltissima gente anzi intorno alle 20,15 circa di gente ne ho vista molto poca, nessuno con buste e pacchettoni al seguito, l’angolo dei panettoni tutti ancora negli scaffali strapieni, stessa cosa per i vini e liquori, ma anche per i dolci e torroni del periodo, ho avuto quasi il dubbio che non fossimo a Dicembre ed a pochi giorni dalla vigilia, un’atmosfera quasi surreale, tuttavia la conferma della tristezza di questo Natale l’ho vista anche nelle facce della gente, abbattuta, stanca ed al tempo stesso rassegnata, tutti poveri non solo nel portafogli ma anche nel fisico, vai a dire loro che i soldi non fanno la felicità…!

Insomma tutti molti tristi per le rinunce all’ingordigia che si faranno forzatamente, meno torroni, dolcetti, sovrabbondanza di cibo quale pesce, carne, vini e spumanti, un caporetto dell’economia che per la maggior parte delle persone si traduce in un trauma vero e proprio, una situazione irrituale per le feste di Natale senza ingozzarsi come maiali, bere come spugne e massacrarsi con i dolci delle feste, il panettone è il simbolo delle feste ma non fa il Natale ovviamente, se manca tutto il resto il solo pandoro non ci potrà consolare!

Non so se i Maya ci hanno azzeccato, lo vedremo tra poche ore se il mondo finirà o no, quello che è certo è che per milioni di persone senza il consumo del superfluo il mondo è già finito da un bel pezzo!!

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