I vegani muoiono prima perché sono tristi a causa della rinuncia


(immagine via Google)

I vegani muoiono prima perché sono tristi a causa della rinuncia

E’ l’opinione del “giornalista” Maurizio Buraffaldi, il quale dice la sua sui vegani, a che titolo poi … ma va bene, questa “penna” illuminata descrive i vegani come persone tristi che altro non fanno che pensare tutto il giorno a cosa mangiare per pranzo e cena, e potrei anche finirla qui, tanto è il limite intellettuale di questo “mago della letteratura”!

Sempre secondo l’opinione di Buraffaldi i vegani sono degli emeriti …….., con questo non voglio dire che non ce ne siano, ma lui pone l’accento al fatto che tanti sono maniaci per il cibo, da farsi intortare con prodotti costosi purché sani ed etici, e cita i crackers da 5 Euro, ma non è tutto, secondo questa “mente” i vegani sono la contraddizione di se stessi, perché da un lato sono contro la carne e non la mangiano, ma poi fanno lo spezzatino di tofu e dicono che somiglia alla carne … dice sempre lui!

Il “giornalista” rileva anche che i vegani sono anche persone cattive, perché odiano a prescindere o compatiscono il prossimo facendolo sentire una caccola, ma non è tutto, ci delizia anche della sua ricerca:

Eppure uno studio pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research, durato vent’anni, conferma che chi beve il giusto vive più a lungo di chi non beve mai. Il 69 per cento degli astensionisti è deceduta nei 20 anni successivi, contro 41 per cento dei bevitori moderati. E addirittura contro il 61 per cento di chi non disdegna di alzare il gomito. Come se ad essere dannosi, più del vino (e di rimando anche delle proteine animali), fossero la tristezza della pratica e la rinuncia.

Link:  www.metronews.it

Ricapitoliamo, i vegani sono tristi, cattivi, presuntuosi, paranoici, rompiballe e si contraddicono perché non mangiano carne, ma ne cercano il sostituto, aggiungo e sti cazzi, vogliamo per un momentino vedere le pessime qualità di un onnivoro?

Ora per quanto mi riguarda caro il mio “giornalista”, la tristezza, la lascio tutta a lei e alle sue bevute allegre, la cattiveria, che lei rileva in molti vegani, non è altro che quella presa di coscienza che lei non ha, e se un vegano le sbatte in faccia che è un assassino perché mangia una bistecca, non fa altro che dire la verità che a lei non piace, sulla paranoia poi, mangiare sano quando hai tolto la monnezza dalla cucina, diventa automatico e non è vero che devi porti il problema di cosa mangiare tanto meno che si spende un sacco di soldi come dice, semmai quello è un suo problema poiché è totalmente ignorante in materia!

PS: Lo so probabilmente sto facendo un favore a questo “giornalista” regalandogli un po’ di visibilità!

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