(immagine via avaaz.org)
Israele-Palestina firma per fermarli, lo so una firma su un sito web non ferma una bomba!
Ma molte firme vuol dire molte persone informate, a sua volta vuol dire molte persone critiche che poi faranno azioni concrete, per questo occorre informarsi e avere consapevolezza che quello che accade in medio oriente ci riguarda, non si può far finta di niente solo perché non sentiamo il fischio dei missili!
Israele-Palestina: solo così può finire
Per molte persone, in Europa e in Nord America, chiedere alle compagnie di non finanziare o prendere parte all’occupazione israeliana della Palestina sembra una posizione di parte. Ma è invece la strategia non-violenta più efficace per fermare questa violenza ciclica, assicurare la sicurezza di Israele e ottenere la libertà per la Palestina. Il potere e la ricchezza di Israele schiacciano la Palestina: se rifiuterà di porre fine all’occupazione illegale, il mondo deve attivarsi per renderne il costo insostenibile.
Il fondo pensione olandese ABP investe in banche israeliane che contribuiscono a finanziare le colonie in Palestina. Colossi bancari come Barclays investono nei fornitori di armi per Israele e in altre attività legate all’occupazione. L’inglese G4S fornisce equipaggiamento per la sicurezza usato dalle forze di difesa israeliane nell’occupazione. La francese Veolia fornisce il trasporto per i coloni israeliani che vivono illegalmente sui territori palestinesi. Il gigante dell’informatica Hewlett-Packard costruisce sofisticati sistemi di sorveglianza per controllare i movimenti dei palestinesi. Caterpillar invece vende i bulldozer che sono usati per demolire le case e le fattorie dei palestinesi.
Leggi tutto e firma la petizione!
Firmate la petizione e date il vostro piccolo contributo ogni volta che è possibile, informarsi e informare, non possiamo accettare ancora questo massacro!
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