La carne non fa male ma occorre saper scegliere!


(foto tratta da Wikipedia)

Ho letto questo sulle pagine del Corriere online qualche giorno fa, il titolo (A tavola: la carne non fa male ma solo se si fa la scelta «giusta»), un bel consiglio alimentare ma non privo di problemi.

Quale è la carne giusta? Leggendo l’articolo sarebbe opportuno scegliere quella di qualità facendo attenzione alla provenienza e i tagli migliori, limitando poi la carne rossa, un bel labirinto alimentare se consideriamo che i cosiddetti “tagli migliori” sono una minima parte dell’animale, che si fa quindi si prende il “meglio” e si butta via il resto? Due delitti in uno, l’animale e lo “spreco”, cose che solo l’umana mente può pensare!

Ammesso che si prenda la carne proveniente dal migliore luogo possibile, che sia di eccezionale qualità, che il taglio sia superlativo, come la cuociamo? Poco cotta incappiamo nei problemi batteriologici, ben cotta nelle tossine prodotte dal calore, senza contare poi tutti i problemi REALI dell’assunzione della carne, tipo digestione, i grassi e le proteine che portano a superare la soglia minima giornaliera!

Mah, a me pare meno “pericoloso” e faticoso andare nella giungla piuttosto che comprare una fettina di carne con tutte le implicazioni del caso, ma siamo proprio sicuri che la carne non faccia male, se per mangiarla occorre sapere tutto questo o essere laureati in scienze, forse qualche dubbio che non sia il massimo ce lo possiamo far venire noo?

Io non la mangio da oltre un anno … quindi è proprio necessaria?

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