Prepariamoci al massacro, il rito


(foto © vivivegan.com)

Questa foto l’ho fatta qualche giorno fa in campagna, c’era un gregge di pecore e relativi agnellini, come me altre persone fare foto e commentare questi docili animali, ma come sono belle, come sono carine, guarda l’agnellino e via dicendo, mi piacerebbe sapere quanti di quelli che si appassionano davanti a delle pecorelle poi avranno la stessa sensibilità di fronte al piatto di agnello alla brace!

La solita ipocrisia italiota, occhio non vede e cuore non duole, come se l’agnello massacrato e fatto a pezzi non fosse lo stesso che pascola nel prato, qualcuno ha avuto da ridire sul pastore solo perché usava metodi poco docili per muovere il gregge, usando un bastone per spaventare le pecore e guidarli, orrore non si trattano male gli animali, no alla violenza … e cince varie.

Ma, quanti dopo aver sbranato le bistecchine di agnello pronte sulla tavola della Santa Pasqua, avranno da ridire sul pastore o peggio su chi le ha assassinate quelle povere pecore? Nessuno, ipocrisia allo stato atomico, nessuno di coloro che mangerà un pezzo di agnello penserà mai che era un animale vivo e con la stessa voglia di vivere che abbiamo noi tutti, nessuno, allora come al solito dato che nessuno rifletterà su questo l’augurio è che vi vada di traverso, magari poi rifletterete su questo!

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